Che tu sia uomo o donna, sappi che dentro di te c’è un bambino, una bambina. Come sai, tutti i bambini, tranne uno crescono. Tutti i bambini, tranne uno, diventano adulti. Sì, sto parlando di Peter Pan, quel bambino che ha deciso di non crescere. Ecco, Peter Pan – al femminile Petra Pan, sua sorella – in realtà, è quel bambino, quella bambina che ognuno di noi ha dentro. Quindi, quando siamo bambini, attraversiamo la fase dell’infanzia in compagnia di quell’altro bambino, bambina che rimarrà tale anche quando cresciamo. Noi cresciamo, lui/lei no.
Ma cosa succede a Peter e Petra Pan quando noi cresciamo? Succede che sprofondano in un sonno simile a quello della Bella Addormentata nel Bosco, fino a quando un principe o una principessa non giungeranno a dare loro il bacio del risveglio. Quel principe, quella principessa siamo noi, sei tu quando, a un certo punto della tua vita, riesci a raggiungere la consapevolezza di te stess*. E quando e come si raggiunge questa consapevolezza? Sempre con un bacio. Prima di essere un principe o una principessa, sei un ranocchio, una ranocchia. Eh sì, devi accettarlo!
Come si fa a riconoscere il bacio della consapevolezza? “Non un bacio qualunque, ma il bacio del vero amore”, si sente spesso dire nelle fiabe. Esatto, il bacio del risveglio e quello della consapevolezza sono fatti della stessa natura: sono baci di vero amore. Allora, come riconoscerli? In ordine, prima viene il bacio della consapevolezza, che dovrai ricevere, e dopo segue quello del risveglio, che sarai tu a dare. Una situazione, un evento, una persona, una pianta, un insetto, un luogo, un suono… sì, il bacio della consapevolezza puoi riceverlo da qualunque cosa. E lo riconosci perché senti che dentro di te è cambiato qualcosa, e perché riesci a vederti da una prospettiva diversa, nuova: dall’esterno e dall’alto. Già è una gran cosa se riesci a vederti, ad accorgerti che ci sei, che esisti, poi se riesci a farlo dall’alto e dall’esterno, ecco che diventi consapevole. Dal momento in cui ricevi il bacio della consapevolezza, acquisisci dei poteri: il potere di gestire le tue emozioni, il potere di usare parole diverse e nuove da quelle che hai usato fino a questo momento, il potere di ascoltarti. Insomma, quando diventi consapevole ti accorgi che accanto a te c’è sempre stata un’altra persona: tu. Finora hai sempre e solo usato il pronome “Io” quando ti riferisci a te stess*. Da quando diventi consapevole, sai che oltre a essere un “Io”, sei anche un “tu”, Peter o Petra Pan, sì, quel bambino, quella bambina che erano in un sonno profondo.
A questo punto tocca a te, tocca a te dare il bacio che permetterà a Peter o Petra di risvegliarsi. Ed ecco che, quando ciò avviene, cambia tutto. Cambia il modo di parlare a te stess*, che non sarà più un monologo, ma un dialogo. E oltre a parlare, potrai anche ascoltarti, cosa che, se non sei consapevole, non fai mai.
Imparerai a conoscere la tua mente, i tuoi pensieri, le parole che usi, il linguaggio del tuo corpo e come nascono, come crescono, e come si riproducono le tue emozioni. Conoscerai la tua essenza, la tua anima, la parte più intima e più nascosta di te, e comprenderai anche ciò che in genere non sei mai riuscit* a comprendere: il tuo inconscio, quel bosco in cui Peter e Petra si sono addormentati.
Quindi, ricapitolando. Le fasi da attraversare per raggiungere la consapevolezza di te stess* sono le seguenti:
1) devi ricevere il bacio della consapevolezza, quindi trasformarti da ranocchi* in principe/essa.
2) devi dare il bacio del risveglio a Peter o Petra Pan, che sono Belli Addormentati nel Bosco del tuo inconscio.