La preghiera non è un fatto che riguarda solo la religione.
Noi preghiamo tutti i giorni.
Siamo soliti rispondere “prego” quando ci viene detto “grazie”.
Ci capita di dire “prego” quando facciamo accomodare qualcuno o lo facciamo passare mentre siamo in fila. E poi ancora “ti prego” come implorazione, “la prego di…” come invito.
E c’è ancora un altro tipo di preghiera, quella che si fa con corpo, mente e cuore insieme. Quella che fai tutti i giorni ogni volta che metti amore in ciò che fai, dici o pensi. Ogni volta che i tuoi gesti, le tue azioni, i tuoi pensieri, le tue parole sono “pensati” per gli altri. È un atto di fede. Hai fede ogni volta in cui credi che tutto ciò che sei abbia un’influenza sugli altri. E “gli altri” sono il prossimo, il “vicino di cuore”, anche se fisicamente distante. Quindi, non è vero che non si può fare niente per gli altri. Si può fare molto, vivendo. Bisogna solo esserne consapevoli.
La tua vita, così, diventa preghiera.
Inoltre, alla preghiera vengono sempre associate emozioni di pace e di gioia, e quindi, di benessere.
Le mani giunte, oltre a simboleggiare la preghiera, rappresentano la trasparenza. Leggendo il libro “Cambia l’abitudine di essere te stesso”, Joe Dispensa afferma che essere trasparenti vuol dire che il nostro apparire coincide con chi siamo veramente, vuol dire riflettere nell’ambiente esterno i pensieri e i sentimenti coltivati interiormente. E gli effetti collaterali della trasparenza sono la pura gioia, incremento di energia e la libertà di espressione.
Ecco qui uno dei suoi schemi che mi hanno fatto pensare alle mani giunte.
Verissimo. Grazie Naila
bellissima riflessione nonché riflesso di consapevolezza e benefica propagazione energetica.
Grazie a te!!!