Sto per parlare di creatività. Perché? Perché la sottile arte di rompere gli schemi, essendo un’arte, si basa sulla creatività, non può fare a meno dell’immaginazione, della fantasia. Senza creatività non si possono rompere gli schemi.
Torniamo alla Via delle Sfumature. Il civico 360 è la meta da raggiungere. Ma durante il tragitto per arrivare al numero 360, ci sono altri numeri, cui corrispondono delle tappe, con delle “sfide” da superare. Ci saranno porte non tanto semplici da aprire, paludi piene di fango, castelli sospesi in aria, montagne vaganti, laboratori di emozioni, e tanto tanto altro – eccola qui l’immaginazione – proprio come nei romanzi. Dobbiamo riscrivere la nostra storia, quindi, questi luoghi ci stanno. Ah, dimenticavo: ti troverai tra due regni: il regno di Fantàsia – sì, proprio quello de La Storia Infinita, ma scordati del film, qui è tutta un’altra storia… infinita – e Zàrokon, il regno delle emozioni. La via delle sfumature attraversa questi due regni, e appartiene a entrambi. Ci sarà anche qualche personaggio, e ovviamente, il protagonista: tu.
Detto ciò, ti parlerò adesso di un teorema che ha a che fare sia con la matematica sia con la filosofia, e che costituisce la base del cammino lungo la Via delle Sfumature. Premetto che la matematica per me è un’opinione, anzi, più che un’opinione, una metafora.
Partiamo da questo motto: “Non può esistere la fantasia senza un briciolo di realtà; non può esistere la realtà senza un pizzico di fantasia. È quel briciolo che dà sostanza; è quel pizzico che dà sapore.”
Ti trovi d’accordo? Fantasia e realtà sono strettamente interconnesse tra loro, in un armonico equilibrio.
Tutto parte dal pensiero: il famoso cogito ergo sum. Ma di cosa è fatto il pensiero? Il pensiero è fatto “della stessa materia di cui sono fatti i sogni”, per dirla alla Shakespeare. E cioè nel pensiero, come nei sogni, ci sono immagini e suoni. Quindi, la prima formula è:
immagini+suoni= emozioni.
E sebbene facciano parte dei suoni, aggiungiamo anche le parole.
IMMAGINI + SUONI + PAROLE = EMOZIONI —–> ISPE, il principio dell’ISPirazione. Per ricordarci di questa sequenza potremmo dire:
“Immagina un suono che in una parola sussurri emozione”.
Immagini+suoni= emozioni= storia. Questo vuol dire che ogni cosa che abbia immagini e suoni, è storia. E il pensiero è fatto di tutto questo. Quando pensi, tu racconti qualcosa. C’è la tua voce (suono) che narra una storia attraverso le parole. Le parole, a loro volta, evocano immagini, ma anche suoni, fragranze, sapori, note, altre voci… Emozioni, insomma. Sono coinvolti tutti i sensi, e anche il senso figurato e il senso dell’umorismo, e tutti gli altri che scoprirai. Tutto questo sta alla base della creatività. “Fin dall’inizio venne loro data quella stupenda facoltà creatrice… “. Così recita Michael Ende ne “La storia Infinita”. Loro siamo noi esseri umani, tutti, indistintamente, anche chi crede di non avere creatività, di non avere immaginazione. Siamo tutti creatori di storie.
Ne consegue il teorema della creatività:
Cogito ergo sum → Cogito ergo creo→ Creo ergo sum.
(Penso dunque sono → Penso dunque creo → Creo dunque sono)
Quindi, non ci sono più scuse. Se sei capace di pensare, sei anche capace di immaginare e, dunque, di creare. Un briciolo di realtà e un pizzico di fantasia, sostanza e sapore. Dal teorema alla ricetta. Prendi un briciolo della tua realtà, filtralo attraverso tutti i tuoi sensi, e aggiungici un pizzico di fantasia. Per farlo hai tante spezie (ISPE) a tua disposizione che puoi combinare tra loro per crearne altre. Prendi un piatto di pasta in bianco (la tua realtà): se aggiungi un pizzico di sale, già cambia il sapore. Se poi metti un pizzico di pepe o di un altro ingrediente, il piatto comincia ad acquisire persino una sua identità: pasta alla norma, pasta alla carbonara… e puoi mescolare le spezie come vuoi.
Questo è il punto di partenza per intraprendere il cammino lungo la via delle Sfumature e riscrivere la tua storia.